Descrizione
Nel tempo inerme di un paese nascosto tra le valli degli Appennini si incrociano le vite arrese di chi ci è nato e non è mai andato via, il sussulto di chi arriva, i sogni infranti di chi è tornato e le infinite e imprevedibili bizzarrie del destino. Nell’avanzare dei giorni, sotto le ceneri di un fuoco che va spegnendosi, tuttavia, ancora ribollono simpatie e vecchi rancori, amori e incomprensioni, furore e ostinazione.
Prende forma così un canto a più voci: la piccola epica di un paese qualunque, che con l’andare delle stagioni ritrova nuova linfa nei fantasmi del passato e nella condanna della propria sparizione.
Prende forma così un canto a più voci: la piccola epica di un paese qualunque, che con l’andare delle stagioni ritrova nuova linfa nei fantasmi del passato e nella condanna della propria sparizione.
Con una scrittura ferma e matura, Valentina Di Cesare manda in frantumi la retorica facile dello spaesamento, entra nel vivo delle dinamiche sociali di paese, indaga il rapporto mai conciliato fra uomo e natura, sviscera legami familiari e idiosincrasie e ci restituisce un sismografo vibrante di passioni feroci e vivissime.